Scegliere un sistema di antintrusione deve essere fatta in maniera attenta e precisa.
Gli spazi da proteggere, le loro dimensioni, l’eventuale presenza di animali domestici, il tipo di collegamento, la tecnologia da utilizzare e ci sono tanti altri fattori che devono essere obbligatoriamente analizzati per ottenere una protezione perfetta.

I sistemi da esterni, a differenza di quelli per interni, sono sottoposti a numerosi fattori che ne influenzano il funzionamento: le intemperie, il sole, il caldo ed il freddo, gli animali, l’umidità, etc… una scelta sbagliata potrebbe rivelarsi fatale e creare falsi allarmi e una protezione inefficace.
La differenza sostanziale fra quelli da esterno e quelli da interno è che i primi hanno delle protezioni aggiuntive contro le intemperie che donano un’altissima immunità ai disturbi climatici e ai tentativi di manomissione.

A differenza dei perimetrali esterni, che danno l’allarme quando una persona attraversa e interrompe un raggio preimpostato, i sensori volumetrici percepiscono, in vari modi, la presenza di un intruso nell’area ad essi assegnata.
Ogni sensore volumetrico può essere programmato per con diverse funzionalità e/o orari. Ad esempio in assenza del proprietario tutti i sensori della casa sono attivi, mentre durante la notte, e quindi con il proprietario in casa, potrebbero essere attivi solo quelli nell’area più esterna lasciando spenti quelli delle zone più vicine alla casa.

I volumetrici possono funzionare da soli o essere collegati ad altri sistemi. Ad esempio possono interfacciarsi con le telecamere in modo che il proprietario possa vedere cosa ha fatto scattare l’allarme.